Infiammazione delle gengive
Lo spazzolamento sarà piu’ difficoltoso per la presenza di apparecchiature ortodontiche fisse e se non corretto puo’
insorgere causare infiammazione dei tessuti parodontali che si manifesta con gonfiore, arrossamento e sanguinamento delle gengive. Talvolta l’apparecchiatura fissa puo’ ledere o comprimere la gengiva o e creare
lesioni nella parte interna della guancia. I problemi alle gengive non controllati in maniera soddisfacente nel
corso del trattamento ortodontico, possono richiedere l’ausilio di terapie specifiche (terapie parodontali) ad
opera di un altro specialista, o costringere ad una temporanea sospensione o all’interruzione del trattamento ortodontico prima della fine. Queste complicanze si prevengono con il mantenimento di una
corretta igiene orale, evitando di masticare cibi duri e di praticare sport di contatto.

Riassorbimento delle radici
Consiste nella riduzione della lunghezza di alcune radici
dentarie. Esso puo’ verificarsi ed essere di entita’ variabile
in corso di trattamento ortodontico; di solito e’ di
importanza clinicamente non significativa e non interferisce con la salute e la durata dei denti. Alcune condizioni patologiche, come traumi dentali, malattie di alcune ghiandole endocrine, assunzione di farmaci che interferiscono con il metabolismo osseo, possono aumentare notevolmente il rischio e l’entita’ dei riassorbimenti delle radici.

Anchilosi dentaria
L’anchilosi dentaria, cioe’ la fusione tra osso e radice
dentaria, impedisce qualsiasi movimento del dente. Puo’ verificarsi a carico di qualunque dente ma piu’ spesso coinvolge elementi dentari che hanno subito traumi, oppure che sono inclusi (denti che dovrebbero crescere ed erompere spontaneamente e che quindi sono ancora dentro l’osso).
Quasi sempre la terapia dell’anchilosi consiste
nell’estrazione del dente stesso.

COMPLICAZIONI CHE POSSONO VERIFICARSI SUCCESSIVAMENTE AL TRATTAMENTO

Disallineamento
La tendenza al disallineamento dei denti verso la loro posizione di partenza dopo la rimozione dell’apparecchio ortodontico e’ purtroppo un evento normale. Indipendentemente dal fatto di essere stati sottoposti o meno a terapia ortodontica, i denti possono muoversi in ogni momento della vita a causa delle forze che agiscono su di essi; un accavallamento degli incisivi inferiori si verifica frequentemente, tra i venti e i trentacinque anni anche in soggetti che fino a quel momento avevano presentato un ottimo allineamento dentario. Questo puo’ accadere anche in soggetti che sono stati sottoposti a trattamento ortodontico, a prescindere dalla presenza di denti del giudizio.
Movimenti indesiderati dei denti possono essere causati
anche dal permanere di abitudini viziate (la deglutizione infantile, la respirazione abituale con la bocca, succhiamento o la morsicatura del labbro od oggetti vari, il mangiarsi le unghie) dall’estrazione di alcuni denti poi non rimpiazzata in modo consono, o per causa della cosiddetta “piorrea” (malattia parodontale, cioe’ malattia dei tessuti di sostegno dei denti).
L’unica possibilita’ per ridurre o evitare lo spostamento
dei denti al termine della cura ortodontica consiste nell’uso costante, secondo prescrizione, di apparecchi di contenzione rimovibili e/o fissi (retainer invisibili). Per queste ragioni la fase di contenzione e’ importante quanto quella della terapia attiva e deve durare spesso molto a lungo; in alcuni casi a vita!

Consenso alla terapia ortodontica

Non puoi copiare il contenuto di questa pagina