Igiene orale e Prevenzione

Istruzioni per i Pazienti

Il rischio di contagio da Coronavirus è ancora presente.
Per questo motivo, è necessario seguire poche ma precise istruzioni,
per poter accedere alle cure presso il nostro Studio in totale sicurezza.

 

  • Prima di recarti in Studio, ricorda di prenotare un appuntamento e rispondere a delle semplici domande che riguardano il tuo stato di salute attuale e la ragione della tua visita (triage). Non è possibile essere ricevuti senza un appuntamento!
  • Vieni da solo, con un solo accompagnatore se sei minorenne o non autosufficiente.
  • Senza mascherina non si può entrare in Studio!
  • Prima di entrare in studio dovrai essere provvisto di mascherina ed indossarla. Se indossi una mascherina con valvola dovrai proteggere anche gli altri, indossandone una chirurgica al di sopra, oppure indossando la sola mascherina chirurgica. La rimuoverai una volta entrato nella sala operativa (non in sala d’attesa!).
  • La puntualità è molto importante per evitare la presenza di più persone in sala di attesa. Un ritardo superiore ai 15 minuti potrebbe causare il rinvio dell’appuntamento. Se sei in ritardo, avvisaci telefonicamente appena possibile.
  • Al tuo arrivo in studio dovrai procedere alla disinfezione delle mani con soluzione idroalcolica, anche se protette da guanti che potrai continuare ad indossare.
  • Rispetta l’etichetta respiratoria. Copri sempre la bocca ed il naso durante gli starnuti o la tosse, utilizzando fazzoletti di carta o, in mancanza d’altro, la piega del gomito.
  • Mantieni il distanziamento sociale di almeno 1,5 metri da tutte le persone in Studio tranne dottori ed assistenti alla poltrona.
  • Al termine della terapia, si igienizzeranno nuovamente le mani e si rindosserà la mascherina per andare verso la zona reception, dove verrà comunicato il nuovo appuntamento e saranno svolte le pratiche amministrative. Successivamente sarai accompagnato all’uscita.

Vi ringraziamo in anticipo per la collaborazione, e speriamo di poterci prendere cura dei vostri sorrisi,
con passione ed in totale sicurezza, come abbiamo sempre fatto!

 

 

Igiene orale e Prevenzione

10 Canzoni per lavare i denti!

Il corretto spazzolamento dei denti è il modo migliore per prevenire la maggior parte dei problemi dentari.

Per un’igiene domiciliare corretta sono necessari almeno 2 minuti, ma uno studio Svizzero* ha dimostrato che i pazienti non riescono a spazzolare abbastanza a lungo senza un orologio o un timer!

Per aiutarvi a spazzolare per il tempo giusto, abbiamo selezionato 10 canzoni da poter usare come timer e come… sottofondo musicale!

Vi ricordiamo che ai 2 minuti va sommato il tempo necessario per l’uso del filo interdentale e/o dello scovolino almeno una volta al giorno (ad esempio la sera), quindi il tempo totale necessario può aumentare fino a 5 minuti, soprattutto in presenza di protesi rimovibili, protesi fisse su denti naturali o su impianti, o apparecchio ortodontico.

Al termine della canzone potete riavviarla o selezionarne un’altra per completare le procedure di igiene orale domiciliare.

Alla fine dell’articolo c’è una Playlist Spotify con queste e tante altre canzoni creata apposta per voi!


1) Avete appena fatto colazione ma il caffè non vi ha dato la giusta carica? Siete ancora assonnati? Niente paura! Lavate i denti con questa canzone, che è pura adrenalina per iniziare la giornata al massimo!

Blur – Song 2

 

2) Per un sorrisoSplendido Splendente” invece, abbiamo bisogno della canzone giusta che ci aiuti a spazzolare un po’ più a lungo…

Donatella Rettore – Splendido Splendente

3) La leggenda narra che i Queen stessero pensando ai batteri che si accumulano dopo i pasti quando hanno scritto questa canzone… Liberi di crederci o no!

Queen – We Will Rock You

4) Chi non conosce la dedica dell’Equipe 84 allo spazzolino da denti? O forse al loro dentista… beh, nel dubbio, spazzolate!

Equipe 84 – Io Ho In Mente Te

5) Quanta fretta, ma dove corri, dove vai senza lavare i denti prima di uscire? Spazzolino, dentifricio, siamo in società! Di noi ti puoi fidar…

Edoardo Bennato – Il Gatto E La Volpe

6) Con questa canzone un po’ più lunga, potete spazzolare i denti con calma, passare il filo interdentale, lo scovolino in caso di protesi fisse su denti o su impianti, e … riscoprire “i veri colori” del vostro sorriso

Cindy Lauper – True Colors

7) Al giorno d’oggi forse non sono più necessarie queste scuse per incontrarsi (e non raccomandiamo di usarle neanche in quarantena!), ma prima di andare ad un appuntamento è sempre meglio avere denti puliti e alito fresco… 

Gianni Morandi – Fatti Mandare Dalla Mamma A Prendere Il Latte

8) Lavarsi i denti può essere piacevole e rilassante, soprattutto con un sottofondo musicale dolce come questo…

Yann Tiersen – La Valse d’Amelie

 

9) “È stata la serata di una giornata dura”, cantavano i Beatles ma non si può andare a letto senza aver lavato i denti!

The Beatles – A Hard Day’s Night

10) La giornata è finita, siamo stanchi, e De Gregori ci accompagna a lavare i denti prima di andare a dormire con questo grande classico…

Francesco De Gregori – Buonanotte Fiorellino

Sperando che vi sia piaciuta la selezione musicale, trovate qui la Playlist Spotify con brani selezionati apposta per voi!

*J Clin Dent. 1998;9(2):49-51. Saxer UP, Barbakow J, Yankell SL. New studies on estimated and actual toothbrushing times and dentifrice use.
Lo studio ha analizzato tre gruppi di pazienti. Nel primo gruppo, costituito da volontari registrati presso una clinica odontoiatrica Svizzera, il tempo medio di spazzolamento era circa 68 secondi.Nel secondo gruppo, costituito da soldati dell’esercito svizzero, il tempo medio di spazzolamento era circa 83 secondi. Nel terzo gruppo, costituito da alcuni abitanti di una città vicino Zurigo, il tempo medio di spazzolamento era circa 73 secondi.Nei tre gruppi, i soggetti stimavano di aver spazzolato da 130 a 150 secondi circa invece che da 68 a 83.

 

A cura di:
Dr. Emilio Fiorentino,
Odontoiatra,
Spec. in Chirurgia Orale

 

Ortodonzia

Patologie degli impianti dentali

L’utilizzo di impianti dentali osteointegrati è una delle metodiche più diffuse e predicibili per la riabilitazione parziale o totale in caso di perdita di uno o più elementi dentari. La moderna implantologia si è evoluta a partire dagli studi iniziali sulla guarigione e la rigenerazione ossea condotti negli anni ’50 e ’60 dal chirurgo ortopedico svedese Branemark. Sebbene gli impianti dentali offrano una valida alternativa alle protesi tradizionali, questo tipo di riabilitazione non è tuttavia priva di problemi. Negli anni sono emerse diverse prove scientifiche dell’esistenza di patologie infiammatorie perimplantari. Esse rappresentano una delle complicanze più frequenti a carico dei tessuti circostanti e, se non trattate, possono portare alla perdita dell’impianto. L’obiettivo principale del professionista di fronte ad un paziente affetto da malattia perimplantare, è quello di adottare un protocollo terapeutico adeguato, volto ad arrestare la progressione della malattia e ad evitare, o almeno ridurre al minimo, il rischio di insorgenza di eventuali recidive.

Come per i denti esistono la gengivite e la parodontite, a carico degli impianti possono insorgere due principali patologie: la mucosite perimplantare e la perimplantite.

La mucosite perimplantare è una malattia reversibile se intercettata e trattata in fase iniziale, causata dall’accumulo di batteri che provocano sanguinamento (al sondaggio) e infiammazione dei tessuti molli che circondano l’impianto. Non c’è perdita di struttura ossea di supporto nella quale esso è inserito, ma se non trattata dall’odontoiatra o dall’igienista dentale può evolvere rapidamente in perimplantite.

La perimplantite è una malattia spesso irreversibile, causata da una importante presenza di batteri attorno all’impianto, caratterizzata da infiammazione dei tessuti molli e perdita progressiva di osso di supporto. La perimplantite è generalmente preceduta dalla mucosite ed insorge più spesso nei pazienti che non hanno un’igiene orale ottimale, che soffrono di parodontite o che ne hanno sofferto in passato. Se non diagnosticata e trattata, conduce a problemi che vanno dalla formazione di tasche alla presenza di materiale purulento fino alla perdita dell’osteointegrazione.


Cause e fattori di rischio


Igiene orale non accurata

L’accumulo di placca batterica in seguito a un’igiene orale domiciliare non corretta è certamente il principale responsabile della perimplantite: questo può portare prima allo sviluppo di alterazioni infiammatorie dei tessuti molli che circondano gli impianti dentali (mucosite perimplantare) e successivamente anche alla perdita di osso di supporto (perimplantite). Per evitare questo accumulo è importantissimo mantenere una buona igiene orale domiciliare e rispettare le sedute di detartrasi professionale con l’odontoiatra o l’igienista, onde evitare problemi che possono portare fino al fallimento della riabilitazione implantare.

Associati alla placca batterica, ci sono diversi fattori di rischio che possono aggravare o accelerare il decorso della malattia.

Fumo

L’associazione tra fumo e patologie implantari è scientificamente dimostrata e nota da molti anni. Il fumo aumenta lo stato infiammatorio e riduce le difese immunitarie locali, la nicotina e i prodotti derivanti dalla combustione peggiorano l’attività del microcircolo sanguigno rallentando o addirittura bloccando la capacità di guarigione spontanea delle ferite.

Malattie sistemiche

Per quanto riguarda la correlazione con malattie sistemiche, è stato riscontrato un maggior rischio di perimplantite, sia in caso di diabete mellito non controllato che in caso di malattie cardiovascolari, in cui vengono riportati indici gengivali, sondaggi e tassi di perdita ossea più sfavorevoli.


Prevenzione


Allo stato attuale, le conoscenze sulle patologie perimplantari non consentono di predire del tutto i risultati terapeutici. La perimplantite può causare la perdita dell’impianto/i inserito/i, decretando il fallimento della terapia implantare. Da qui l’importanza di un’azione preventiva mirata a ridurre il rischio di insorgenza di lesione perimplantare, andando ad agire sulle cause eziologiche, sulle abitudini e sullo stile di vita, evitando i fattori di rischio associati. L’odontoiatra e l’igienista dentale predispongono un protocollo di follow-up a lungo termine specifico per i pazienti riabilitati mediante implantoprotesi, associando la profilassi professionale di igiene orale con accurate istruzioni relative alle tecniche ed ai presidi più indicati per l’igiene orale domiciliare (personalizzata), passando attraverso una fase di valutazione dei livelli di esposizione ai fattori di rischio per le patologie perimplantare per ogni paziente. In base alla situazione di ogni paziente, infatti, può essere necessario l’utilizzo degli scovolini o del filo interdentale a seconda della larghezza degli spazi interdentali. È utile ricordare inoltre che i denti e le protesi a supporto implantare vanno spazzolati dopo ogni assunzione di cibo, bevanda alcolica, zuccherata, caffè e tè.

A cura di:
Dr. Emilio Fiorentino,
Odontoiatra,
Spec. in Chirurgia Orale
Dr. Gianmarco Giordano,
Igienista Dentale

MUCOSITE

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Attorno a questi impianti la mucosa si è leggermente infiammata ma non ci sono segni radiografici di perdita di osso di supporto.
Con una o più sedute di igiene orale professionale, eseguite dall’odontoiatra o dall’igienista, e con le corrette abitudini di igiene orale, la mucosite scompare.

 

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PERIMPLANTITE

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L’impianto più posteriore presenta gravi segni clinici di infiammazione (suppurazione, sanguinamento e sondaggio maggiore di 10mm):
deve essere estratto perché non più recuperabile.
L’impianto più anteriore ha segni di infiammazione più lievi: potrebbe essere salvato con un’adeguata ma complessa terapia chirurgica, con diverse sedute di igiene orale professionale, e con le corrette abitudini di igiene orale.

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Anche radiograficamente è evidente il riassorbimento osseo importante attorno all’impianto posteriore, mentre è lieve quello attorno all’impianto anteriore.

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In questa paziente, diabetica, il controllo della placca non è ottimale: le gengive appaiono gonfie e sanguinanti, così come la mucosa perimplantare. Radiograficamente si nota un riassorbimento osseo principalmente attorno all’impianto: senza un’adeguato intervento chirurgico mirato, andrà incontro alla perdita dell’osteointegrazione e quindi alla perdita dell’impianto.

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